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Importante frazione del comune di Trevi, a sud del capoluogo, di considerevole consistenza demografica e notevole estensione territoriale dal fondo valle fino alla montagna.
Le abitazioni sono raggruppate in diversi nuclei nei vocaboli Faustana, Colle Basso, Colle Alto, La Valle, Alvanischio, Casa del Putto, Fondaccio e Corciano.

Chiesa di Bovara
(Foto Laurentini)
Particolare dello sfondo

Bovara, chiesa, particolare (Foto Laurentini)

Bovara, Chiesa di S. Pietro - Stampa acquerellata fine '800
Chiesa di Bovara vista dal recinto dell'Abbazia
Stampa acquerellata fine '800

L'edificio più cospicuo è la CHIESA DI S.PIETRO del 12° secolo, citata nella letteratura francescana, per essere stata frequentata dal Santo di Assisi. Al suo interno si conserva un venerato CROCEFISSO.
L'annessa ABBAZIA BENEDETTINA ebbe notevole importanza per aver avuto giurisdizione su quattro monasteri e cento chiese curate. Erano di pertinenza dell'abbazia grandi appezzamenti terrieri, su cui gli industriosi monaci svilupparono l'agricoltura con piantagioni e bonifiche.
Nei pressi si trova il millenario olivo di S. Emiliano, l'albero più vecchio della regione.

Vari reperti archeologici, rivelano antichissimi insediamenti.

La stele di Bovara. Rinvenuta negli anni '50, passata pressoché inosservata, venne reimpiegata mostrando la faccia opposta all'epigrafe. Riscoperta all'inizio degli anni '80, fu donata dalla famiglia Leuzzi al Comune e ora è conservata nella "raccolta d'Arte di S. Francesco".
È un'epigrafe in due righe, in umbro antico. Deve ancora essere studiata.

 


MOSAICO ROMANO.
Importante testimonianza di vari insediamenti in epoca romana, citato da più autori, più volte scoperto e ricoperto da alluvioni ricorrenti. Fu scoperto l'ultima volta nel 1943-44; da allora giace negletto sotto uno strato di terra poco a valle dell'antichissima strada romana che congiungeva Trevi al ponte "lapideo" (da cui derivò il toponimo "Lapigge") sul Clitunno.

Recentemente in una casa privata, durante i lavori di restauro per il terremoto del 1997, è stato riscoperto un affresco di circa 4 m2, della metà del XV secolo, attribuito a Bartolomeo da Miranda.

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Aggiornamento: 12 gennaio 2021.