MUSEO DELLA CIVILTA' DELL'OLIVO

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Mostra: Cyprus Perfumery 23 giugno-12 novembre 2006
VISITA AL CANTIERE DI SCAVO- Cipro, 4 ottobre 2006
 

Ha sede nei suggestivi spazi dell’ex convento di S, Francesco, dove si trovano la Chiesa omonima e la Raccolta d’Arte.

Il Museo, il primo a carattere pubblico in Italia e in Europa, dedicato all’olio e all’olivo, si articola in quattro sezioni:
Botanica
Conosciamo l’olio e l’olivo
L’olivo simbolo di pace
Storia dell’Olivo.

L’esposizione offre con efficace mezzi di comunicazione diverse opportunità di lettura al visitatore:

Le notizie sull’olivo nella storia, nella botanica e nell’agronomia, sono fornite da pannelli con dati del Centro Nazionale delle Ricerche; Le vignette di Ro Marcenaro sono destinate al pubblico dei piccoli. Meccanismi interattivi informano sulle tecniche molitorie e documentari filmati presentano la realizzazione artigianale dei fiscoli ( o buscoli, dischi filtranti in fibra di cocco), le fasi di coltivazione ad alta densità e l’intervento di rimozione delle pareti malate della pianta, tecnica detta slupatura.

Sofisticati meccanismi consentono al visitatore di assaggiare ed imparare a distinguere i diversi tipi di olio, mentre un angolo è destinato ad operazioni chimiche finalizzate a stabilirne l’acidità. Poi, per chi volesse arricchire la propria tavola con nuovi e gustosi piatti, può stampare direttamente le ricette archiviate in un computer, compilate dallo chef Angelo Paracucchi, ricette di preparazioni culinarie con uso di olive e olio di oliva.

Nel Museo trova spazio anche un' importante collezione privata di reperti archeologici - messi a disposizione da Jean Pierre e Fiorella Cottier - legati alla simbologia dell’olivo e all’uso dell’olio: spicca una preziosa raccolta di lucerne, alcune delle quali dell’VIII secolo a.C, di produzione fenicia.Non meno interessanti sono la raccolta degli unguentari e la decorazione di oggetti antichi con motivi ispirati dall'olivo

Un grande torchio a tre viti, costruito tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800 ed una macina in pietra tradizionale,concludono l’itinerario di visita

(C. R. Petrini).

Vedi anche:
Sezione didattica e storica

 


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Aggiornamento: 27 aprile 2017.